Riceviamo dalla Dott. ssa Tiziana MININNI, Direttore SOC Medicina legale Casale Monferrato (Al)
La Società odierna è stata definita ‘delle quattro V’:
– Violenta;
– Veloce
– Vorace;
– Vulnerabile.
Sempre più spesso le cronache giornalistiche ci mettono al corrente di episodi di violenza fisica o sessuale in danno di donne e minori. Nel corso degli anni le fattispecie giuridiche si sono qualitativamente modificate con frequente comparsa di violenza di gruppo (sia in danno di adulti che di minorenni) e di fenomeni di pedopornografia. Nel primo caso gli episodi possono essere ricondotti al valore (purtroppo positivo!) attribuito al cosiddetto ‘branco’ dagli appartenenti ad esso. In essi, infatti, prevale l’idea che la violenza di gruppo altro non sia che la moltiplicazione della forza dei singoli oltre all’opportunità di far emergere il ‘migliore’.
Al sempre più dilagante fenomeno della pedopornografia, poi, ha contribuito in maniera sostanziale l’evoluzione della tecnologia in campo digitale. Si pensi, a tal proposito, alla comodità di un produttore di materiale ‘fai da te’ che mediante idonee apparecchiatura è in grado di scattare delle foto poi scaricate a livello domestico e la cui fruizione può facilmente non andare incontro ad intoppo alcuno.La violenza a carico di donne e minori è, quindi, un fenomeno che molto spesso presenta le seguenti caratteristiche:
– E’ sommerso;
– E’ pericoloso;
– E’ difficilmente rilevabile;
– Tende a cronicizzarsi;
– Viene negato;
– E’ una patologia familiare.