Una professionista sanitaria, una collega, una donna è stata massacrata ed è morta nell’esercizio delle sue funzioni.
È così facile ucciderci.
Ancora una volta un atto di violenza assurda e ingiustificata spegne una vita dedicata alla cura della salute degli altri. È stato uno dei tanti, troppi atti di violenza distruttiva premeditata contro una donna.
L’Associazione Italiana Donne Medico, riunita in assemblea, manifesta il suo profondo cordoglio alla famiglia e a colleghe e colleghi tutti per la loro spaventosa perdita. Chiede fermamente atti concreti a protezione e salvaguardia del personale sanitario tutto e in particolare il personale femminile, che rappresenta oltre il 70% della forza lavoro in sanità, la cui professionalità troppo spesso è misconosciuta, troppo spesso viene umiliata, fino alle conseguenze estreme della lesione e dell’annientamento fisico.