Afghanistan verso una sanità senza il contributo delle donne
l’Associazione Italiana Donne Medico apprende con viva preoccupazione e grande rammarico la dichiarazione di Catherine Russell, Direttrice generale dell’UNICEF secondo cui le autorità afghane intendono vietare alle donne di studiare negli istituti di medicina. Questa decisione, oltre a discriminare e penalizzare ulteriormente le donne afghane, già duramente provate da quanto sta accadendo nel paese dopo l’invasione dei Talebani, rischia di innescare una vera e propria tragedia sociale determinando una carenza di personale femminile, fondamentale per assicurare alle donne un’assistenza sanitaria culturalmente sensibile. La nostra società scientifica, che ha già espresso preoccupazione per la situazione sanitaria afgana, non può che condannate questa iniqua decisione invitando tutti i governi mondiali ad intervenire per evitare che quanto annunciato accada davvero, esponendo proprio le persone più fragili e bisognose di cure all’insicurezza e inadeguatezza delle stesse.
Vedi anche:
https://www.unicef.it/media/l-unicef-sulle-notizie-di-restrizioni-all-istruzione-delle-donne-afghane-nelle-facolta-di-medicina/
https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=126391&fr=n