Uomini e donne presentano dipendenze anche in termini di identità di genere (gendering addiction), le domande che scaturiscono da questo atteggiamento sono molteplici: come sono influenzate dal genere, la genesi e la diffusione di vecchie e nuove forme di dipendenze? Quali teorie sulle dipendenze “di genere” (da sostanze psicoattive, da comportamenti, da relazioni) si possono delineare?
In generale, la ricerca scientifica ha mostrato numerose e significative differenze di genere nelle varie forme di dipendenza, a livello di comportamenti d’abuso, di fattori di rischio e di vulnerabilità specifici, di meccanismi neurobiologici e ormonali, di controllo degli impulsi e di risposta ai trattamenti.
Gli specialisti presenti oggi a Pavia, nella sala Foscolo dell’ Università degli studi della città lombarda, per il congresso delle sezioni del nord dell’ AIDM, si sono confrontati sui diversi aspetti, con un punto di vista incentrato sulle caratteristiche della persona, (biologiche, psicologiche, legate al vissuto e al contesto sociale), con l’obiettivo di sviluppare percorsi specifici finalizzati a garantire i migliori trattamenti di prevenzione e cura.
Una riflessione ed un confronto sulle strategie e sugli obiettivi di trattamento di entrambi i generi, alla luce sia delle evidenze scientifiche sia delle esperienze sul campo.