TRIESTE, 9 FEBBRAIO 2019. DISAGIO NASCOSTO. SECONDA VERSIONE.

Data e orario
09.02.2019
08:00 > 13:15

Luogo
Sanatorio Triestino
Via Domenico Rossetti, 62
Trieste


In questo corso ci proponiamo di completare la complessa panoramica delle patologie
pelviche nel genere femminile, già affrontate nella precedente versione trattando la
problematica inerente il trofismo tissutale degli organi e delle strutture di sostegno della
pelvi e del perineo. Abbiamo evidenziato come le patologie infettive delle vie genito
urinarie siano particolarmente frequenti nella fase fertile della donna ed in rapporto con la
funzionalità intestinale, l’alimentazione e lo stile di vita. Con l’avanzare dell’età ed il calo
degli ormoni sessuali post menopausale, il trofismo della cute e delle mucose a livello
delle vie genito urinarie e strutture di sostegno diminuisce sensibilmente. Non mancano
comunque patologie inerenti ad eventi traumatici e distrofie in età fertile. La secchezza
vaginale è un sintomo comune che insorge tardivamente dopo la menopausa fisiologica o
indotta ed è espressione dell’involuzione di tutti i tipi di cellule che compongono i tessuti
non soltanto vaginali e vulvari, ma anche la vescicali ed l’uretrali. Il deficit anatomo
funzionale delle strutture di supporto del pavimento pelvico predispone a lassità muscolare
e legamentosa, prolassi ed incontinenza urinaria e fecale. Tale “sindrome urogenitale post
menopausa” compromette notevolmente la qualità della vita della donna e della coppia, e
se non individuata e curata peggiora sensibilmente con gli anni. A livello perineale sono
frequenti patologie anali facilitate da eventi traumentici, dalla coesistenza di stipsi, dall’
assottigliamento della cute perianale, dalla lassità dei tessuti di sostegno e dei vasi
sanguigni, fenomeni particolarmente rilevanti dopo la menopausa. L’alimentazione corretta
influisce positivamente sulla funzionalità intestinale, sull’idratazione e sul trofismo dei
tessuti ed è di ausilio ad ogni terapia. Le pazienti vanno incentivate ad avere uno stile di
vita sano ed attivo e a non rinunciare all’ attività sessuale. La fisiatria potrà essere di valido
aiuto per il rinforzo del pavimento pelvico ed il trattamento dell’incontinenza. Alla luce di
ciò si auspica un’individuazione precoce della patologia, che sovente porta molto
tardivamente la paziente a consultare il medico. Una valutazione collegiale tra specialisti
vede coinvolto il medico ginecologo, l’urologo, il chirurgo ed il fisiatra è necessaria per una
diagnosi corretta, in base alla quale si possono oggi elaborane numerosi ed efficaci sistemi
terapeutici.

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