Data e orario
17.02.2018
08:30 > 16:30
Luogo
NH HOTEL TRIESTE
Corso Camillo Benso Conte di Cavour, 7
Trieste
Fusione tra ricerca e clinica: terapia batterica finalizzata ad una corretta eubiosi intestinale e approccio innovativo alla terapia della sindrome dell’intestino irritabile
Sempre più pazienti si presentano dal medico di famiglia accusando sintomi inquadrabili in una malattia infiammatoria cronica intestinale. Ciò impone una diagnosi differenziale tra forme organiche, le forme funzionali, le reazioni avverse ad alimenti. La corretta diagnosi è cruciale per l’impostazione di un trattamento terapeutico che può essere, chirurgico, farmacologico o dietetico. Le malattie infiammatorie sono accomunate da sovvertimento svantaggioso del microbioma intestinale e da alterazioni della permeabilità della parete intestinale. L’ alterazione delle giunzioni strette sembra essere in punto cruciale per permettere il passaggio di molecole successivamente capaci di imperniare una reazione immunitaria anomala, sovente origine di altre patologie concomitanti.
I probiotici definiti come “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite” possiedono la capacità migliorative sui due parametri prima menzionati. L’industria farmaceutica studia e produce sempre di più ceppi batterici sicuri per uso umano, altamente colonizzanti, capaci di indurre la formazione macrobioti vantaggioso per l’ospite, ad azione spiccatamente antinfiammatoria e protettiva sulla barriera intestinale. La novità sta nel fatto che oltre a ciò oggi si producono ceppi altamente selezionati e targettizzati a specifiche problematiche. Verranno presentate innovazioni in tema di terapia batterica come Il ceppo W11 Rifaximina resistente, I ceppi BB12 e L3, coadiuvanti alla terapia finalizzata all’eradicazione di H. pilori ed il ceppo ES1 capace di scindere la gliadina ed utile coadiuvante alla terapia dietetica nei disordini glutine correlati. Si parlerà di formulazioni innovative per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, sia in caso di diarrea che di costipazione.